Olimpiadi e tennis: la prova delle Asics GEL RESOLUTION 9 Paris

Le Asics GEL – RESOLUTION 9 Paris in versione gialla sono state presentate poco prima dell’estate. Una scelta assolutamente “evidente”, quella del marchio giapponese, che veste molti tennisti nel circuito. Le ho testate per circa 6 ore di partita. Vediamo come è andata.

La colorazione gialla delle GEL – RESOLUTION 9 Paris è accattivante e moderna, pensata per chi vuole farsi notare. Questa tonalità vivace, utilizzata in un contesto come quello olimpico, è un omaggio all’energia e alla determinazione degli atleti. Il design mantiene le linee eleganti e dinamiche tipiche di Asics, con dettagli ben rifiniti e un’estetica che trasmette velocità e potenza.

Uno dei punti di forza mi è sembrato senza dubbio l comfort. La scarpa è dotata della tecnologia GEL di Asics, che offre un’ammortizzazione eccellente, soprattutto nelle zone del tallone e dell’avampiede, riducendo l’impatto durante i movimenti rapidi e i salti. La tomaia in mesh traspirante si adatta bene al piede, offrendo un supporto stabile senza compromettere la leggerezza e la flessibilità.

La sensazione che ho avuto è che si comportino egregiamente su tutte le superfici di gioco (le ho usate su terra e cemento…), grazie alla suola in gomma AHAR (Asics High Abrasion Rubber) che garantisce un’aderenza ottimale e una grande resistenza all’usura. La stabilità è ulteriormente migliorata dalla tecnologia DYNAWALL, che assicura un maggiore supporto laterale, fondamentale per i movimenti laterali rapidi tipici del tennis. La combinazione di queste caratteristiche rende le scarpe ideali per giocatori che cercano controllo e sicurezza durante gli scambi più intens

Spesso nel tennis, le scarpe non sono solo un pezzo di equipaggiamento ad alte prestazioni, ma anche un vero e proprio statement di stile (in questo caso perfetto per il palcoscenico olimpico). Queste Asics offrono un equilibrio perfetto tra comfort, stabilità e durata, facendone una buona per tennisti di ogni livello, dai dilettanti ai professionisti.