Orme, il Festival dei Sentieri. Per ritrovare se stessi

Ho passato l’ultimo weekend in famiglia sull’Altopiano della Paganella. È stato un tempo lento, fatto di passeggiate tra i boschi, incontri imprevisti e momenti condivisi. Un assaggio di quello che, a settembre, è il cuore pulsante di quel territorio: il Festival Orme, giunto alla sua ottava edizione.

Che dire: Orme non è un festival qualsiasi. Nasce con l’idea di trasformare la montagna in un luogo di ascolto, scoperta e connessione autentica. Natura, inclusione, accoglienza e sostenibilità sono i cardini di un progetto che – per gli organizzatori – punta a ridisegnare il modo in cui viviamo le Terre Alte. Quest’anno il filo conduttore del festival è “Il sentiero come metafora della vita”: un invito a rallentare, a ritrovare sé stessi e il senso del cammino, dentro e fuori dai boschi. Un’idea per nulla banale, a pensarci.

Visit Paganella, che da anni porta avanti un modello di turismo innovativo e responsabile, ha fatto della Carta dei Valori la bussola per costruire un futuro fatto di autenticità e rispetto. Non solo ambiente, ma anche inclusività: dalle giornate sulla neve dedicate a chi ha disabilità fino a Brenta Open, il progetto che celebra la forza di volontà di chi affronta la montagna senza barriere.

Il Festival Orme penso sia un momento magico, per dire ciao all’estate: concerti, spettacoli e momenti di riflessione e leggerezza, di ironia. Bambini e famiglie fra laboratori creativi, trekking a misura di piccolo esploratore, incontri con animali e racconti che intrecciano storia e natura.

Per dirla con le parole di Luca D’Angelo, Direttore dell’Apt Visit Paganella, Orme mi è sembrato un insieme di valori: sostenibilità ambientale, inclusività, autenticità dell’esperienza, qualità dell’accoglienza. «Camminare, osservare, ascoltare, riflettere: ogni attività proposta invita a riscoprire il rapporto profondo tra esseri umani e natura, diffondendo la cultura del benessere all’aria aperta e promuovendo un’idea di montagna aperta a tutte e tutti, con particolare attenzione alle persone con disabilità. Un’occasione per vivere il territorio in modo più consapevole, condiviso e autentico».

Il festival è ancora in corso. Chi volesse dare un’occhiata al programma, lo trova sul sito ufficiale.