Ho trovato la HEAD Endure Pro BOA una scarpa costruita con grande attenzione ai dettagli e una qualità dei materiali che si percepisce subito, appena la si tiene in mano. È una scarpa solida, ben bilanciata, con una struttura che trasmette stabilità e sicurezza nei movimenti, ma senza quella sensazione di rigidità che a volte accompagna i modelli più protettivi. La tomaia in PU combinata con mesh traspirante è rifinita con cura, non ci sono cuciture fuori posto, e la sensazione generale è quella di un prodotto “premium”, pensato per giocatori esigenti.
Il sistema di chiusura BOA è, come sempre, una garanzia. È probabilmente la parte che mi ha convinto di più. A differenza dei lacci tradizionali, il doppio sistema di regolazione consente di calibrare in modo preciso la pressione tra avampiede e mesopiede: basta un click per stringere o allentare, anche durante il gioco. La sensazione è quella di una scarpa che avvolge il piede in modo uniforme, senza punti di compressione o zone troppo morbide. Una volta trovata la regolazione ideale, non c’è bisogno di toccarla più: rimane stabile, solida, e dà la percezione di un controllo totale del piede nei movimenti laterali e negli appoggi più estremi.
La calzata, per me, è risultata subito buona. Non ho avuto bisogno di “romperla” o di abituarmi al modello, come capita con altre scarpe da tennis. È comoda, ammortizzata quanto basta, ma soprattutto molto stabile. Anche dopo un’ora abbondante di gioco, la sensazione resta quella di un piede ben fermo, mai costretto. Il comfort generale è alto e il piede respira bene.
Ho provato la scarpa anche su terra battuta e, pur avendo avuto buone impressioni in termini di grip e trazione, mi è rimasto un piccolo dubbio. Il sistema BOA, per quanto efficace, è pur sempre meccanico: e su superfici con granelli molto fini come la terra italiana, non escludo che qualche particella possa finire all’interno del meccanismo o nei cavi. Non mi è successo durante il test, ma l’idea che possa accadere non è così remota. Non è un difetto vero e proprio, ma un aspetto da monitorare per chi gioca spesso su questo tipo di superficie.
Un altro piccolo pensiero riguarda un gesto tecnico che molti fanno automaticamente: quello di raccogliere la pallina con la racchetta appoggiandola sull’esterno del piede. In quel movimento, la chiusura BOA si trova proprio nella zona di contatto e può capitare di urtarla. Non è un problema serio, ma si percepisce la differenza rispetto a una scarpa dal profilo completamente liscio o con i lacci coperti. È un dettaglio, ma in campo anche i dettagli contano.
Per il resto, la HEAD Endure Pro BOA mi ha convinto. È una scarpa pensata per chi cerca supporto, precisione e durata. L’impressione è che possa reggere bene anche dopo molte ore di gioco, senza perdere struttura né sostegno. Il prezzo non è basso, ma è coerente con la qualità del prodotto e con la tecnologia che integra. In definitiva, una scarpa moderna, curata, stabile e affidabile, che trasmette l’idea di un lavoro serio da parte di Head, e che rappresenta bene il concetto di evoluzione tecnologica applicata al tennis.