Nell’ultimo mese ho testato uno dei prodotti di punta, in fatto di video-sorvelglianza, presentati durante l’ultima fiera IFA a Berlino. La videocamera Reolink Altas PT Ultra. Un prodotto sulla carta molto interessante, perché grazie alla sua batteria da 20.000 mAh e al pannello solare (opzionale), promette un funzionamento continuo senza la necessità di collegamenti alla rete elettrica. Ecco cosa ne penso.
La qualità video è uno dei punti di forza di questa telecamera. La risoluzione 4K garantisce immagini nitide e dettagliate, anche in condizioni di scarsa illuminazione grazie alla visione notturna a colori. La funzione PTZ (Pan, Tilt, Zoom) permette di ruotare e zoomare l’obiettivo, coprendo un ampio campo visivo e consentendo di inquadrare con precisione l’area di interesse.
La telecamera è dotata di diverse funzionalità intelligenti, come il rilevamento del movimento, il riconoscimento facciale e le sirene integrate. Queste caratteristiche, combinate con la possibilità di ricevere notifiche push sullo smartphone, rendono l’Altas PT Ultra un ottimo sistema di sicurezza per la casa o l’ufficio.
L’installazione è relativamente semplice, grazie all’app Reolink dedicata che guida l’utente passo dopo passo. La connessione Wi-Fi è stabile e la configurazione risulta intuitiva anche per chi non è particolarmente esperto di tecnologia.
L’app offre un’interfaccia utente chiara e funzionale, permettendo di visualizzare le immagini in tempo reale, riprodurre le registrazioni e gestire le impostazioni della telecamera.
In apertura di questo articolo parlavo della batteria. Bene, chiariamoci: l’autonomia della batteria dipende da diversi fattori, come la frequenza di registrazione, l’utilizzo delle funzionalità intelligenti e le condizioni ambientali. Tuttavia, con 20.000 mAh a disposizione, il prodotto garantisce un’autonomia considerevole, anche in caso di utilizzo intensivo.
I materiali di costruzione sono di buona qualità e presenta un grado di protezione IP65, cioè resistente agli agenti atmosferici.
Punti di forza:
- Qualità video 4K
- Funzionalità PTZ
- Visione notturna a colori
- Autonomia della batteria
- Resistenza agli agenti atmosferici
- Applicazione intuitiva
Punti deboli:
- Prezzo leggermente superiore rispetto ad altre telecamere simili
- Mancanza di integrazione con assistenti vocali di terze parti
Insomma, questa Altas PT Ultra lavora come una telecamera POE, benché sia una senza fili. E a proposito di telecamere Poe…
Reolink Duo 2V PoE e Duo 3V PoE: le telecamere andi-vandalo
Sempre a Berlino ho provato Reolink Duo 2V PoE e Duo 3V PoE, due delle ultime telecamere del produttore giapponese che hanno la caratteristica di essere considerate “anti-vandalo”, perché costruite con vetro anti sfondamento. Vediamo innanzitutto le differenze, partendo dal presupposto che esteticamente sono identiche:
Reolink Duo 2V PoE
- Risoluzione: 4K (8MP)
- Caratteristiche: Visione notturna a colori, rilevamento del movimento, audio bidirezionale, faretti integrati, alimentazione PoE.
- Vantaggi: Ottimo rapporto qualità-prezzo, immagini nitide, facile installazione.
- Svantaggi: Risoluzione leggermente inferiore rispetto alla Duo 3V PoE.
Reolink Duo 3V PoE
- Risoluzione: 16MP
- Caratteristiche: Visione notturna a colori, rilevamento del movimento, tracciamento del movimento, audio bidirezionale, faretti integrati, alimentazione PoE, riconoscimento di persone, veicoli e animali.
- Vantaggi: Risoluzione altissima, tracciamento del movimento molto preciso, riconoscimento avanzato degli oggetti.
- Svantaggi: Prezzo più elevato rispetto alla Duo 2V PoE.
In generale, entrambe le telecamere Reolink Duo sono ottime opzioni, ma la scelta dipende dalle esigenze specifiche. Se la risoluzione e le funzionalità avanzate sono una priorità, la Duo 3V PoE è la scelta migliore. Se invece si cerca una telecamera più economica senza rinunciare a una buona qualità, la Duo 2V PoE potrebbe essere più adatta.
Entrambe queste telecamere dispongono di un certificato IK 10.IK è un codice internazionale che indica il grado di protezione di un dispositivo elettrico, in questo caso una telecamera, da impatti meccanici esterni. Il numero che segue la sigla IK indica il livello di resistenza agli urti: più alto è il numero, maggiore è la protezione.Ik10 ignifica che la telecamera è in grado di resistere a un impatto di 20 joule. Questo equivale all’energia generata da un oggetto di 5 kg che cade da un’altezza di circa 40 cm. In pratica, una telecamera con certificazione IK10 è molto resistente a urti, colpi e vandalismi. È costruita con materiali robusti e ha un involucro particolarmente solido.