Di Boa avete già sentito parlare. L’azienda americana, celebre per il suo sistema di chiusura con rotella brevettata, adesso compie un ulteriore passo avanti integrando due rotori negli scarponi da sci. Questa innovazione garantisce una regolazione precisa fino a 0,25 millimetri. Introdotta nel 2001 come soluzione per gli scarponi da snowboard, la chiusura Boa si è poi diffusa in numerosi ambiti sportivi, come il running, il ciclismo e il trekking, fino a raggiungere di recente anche il settore delle calzature da lavoro.
In attesa di provare questa nuova tecnologia, possiamo dire per certo che sarà un bel passo in avanti e anche un sospiro di sollievo, per chi odia le chiusure standard degli scarponi, spesso poco confortevoli…
Ciò che rende questa tecnologia particolarmente apprezzata è la combinazione di facilità d’uso, miglioramento delle prestazioni e adattabilità. Sebbene possa sembrare insolita a un primo sguardo, gli atleti che la provano raramente tornano ai sistemi tradizionali, specialmente quelli più competitivi. Il successo di Boa è dovuto in gran parte agli investimenti in ricerca e sviluppo, con un’attenzione particolare ai test sul campo condotti in collaborazione con sportivi professionisti.
La nuova versione, denominata Alpine Fit System, è progettata per scarponi da sci da discesa e prevede l’utilizzo di due rotori, rendendola ideale per atleti di alto livello alla ricerca di una calzata precisa. Grazie a questa tecnologia, è possibile ottenere una regolazione multidirezionale che migliora la stabilità del piede, garantisce una maggiore aderenza del tallone e permette di trasferire più potenza. Questo si traduce in curve più precise, maggiore controllo e una riduzione significativa di vesciche e disagio legato al freddo.
La configurazione attuale prevede un rotore posizionato sullo stinco e un secondo vicino alla caviglia, migliorando ulteriormente la stabilità del piede e permettendo di eliminare completamente i vecchi sistemi di aggancio. Questo sistema è stato sviluppato con il contributo dell’ex sciatore professionista Benjamin Reich, e il processo di sviluppo, iniziato nel 2015, ha visto il coinvolgimento di un laboratorio biometrico all’avanguardia nella sede centrale di Boa a Denver, Colorado. Dopo oltre 40.000 ore di test e quasi 900 prove differenti, il sistema è stato perfezionato per avvolgere il tallone in modo preciso, evitando la pressione verso il basso tipica dei ganci tradizionali e ottimizzando la risposta dello scafo attorno al piede.
Come per altre applicazioni del Fit System, la struttura e le dimensioni delle ghiere sono state adattate per rispondere alle esigenze specifiche degli scarponi da sci. Tuttavia, la nuova rotella sulla caviglia potrebbe sollevare dubbi per via del suo design e dell’ingombro, che potrebbero rappresentare un limite nel lungo periodo. Boa ha lavorato intensamente anche sulla sicurezza, considerando che uno sgancio accidentale con gli sci ai piedi potrebbe essere molto pericoloso. Il sistema è stato inoltre progettato per essere estremamente resistente, con una garanzia valida per l’intera vita del prodotto. I test condotti finora hanno mostrato un tasso di guasti inferiore allo 0,1%.
Diverse aziende collaborano con Boa sia per lo sviluppo che per la distribuzione di questa tecnologia, tra cui marchi noti come Atomic, Head, Salomon, K2 e Nordica. Gli scarponi dotati dell’Alpine Fit System saranno disponibili sul mercato a partire dal prossimo anno (ancora non si conosce il prezzo). Questa versione è rivolta principalmente a professionisti e utenti esperti che cercano prestazioni al top.